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LA MOTIVAZIONE

                    

La motivazione è l'insieme delle forze biologiche che determinano un'azione e sono connesse a un bisogno, ovvero uno stato di tensione provocato da una mancanza di qualcosa essenziale al soggetto.

Nella quotidianità, la motivazione come termine è spesso usato per descrivere il motivo per cui una persona fa qualcosa. Le motivazioni non sono tutte uguali. Ci sono varie distinzioni come l'origine

Alcuni fattori sono soggettivi, cioè dentro di noi, come gli istinti, i bisogni. Invece altri sono oggettivi, che provengono dall'esterno o per l'ambiente in cui il soggetto è circondato, come per esempio un temporale, o per una richiesta dalla società, per esempio di vestirsi in un certo modo. 




Un altro fattore che distingue i fattori tra loro è la loro importanza. Infatti lo psicologo statunitense Abram Maslow ha individuato e rappresentato in una piramide gerarchica i bisogni principali dell'individuo. 






Alla base della piramide illustra i bisogni fisiologici, come l'alimentazione l'igiene.. poi seguono i bisogni di sicurezza, di appartenenza, di stima e infine quella della realizzazione. 








I fattori motivazionali, indipendentemente attivano un processo di attivazioneDove l'individuo percepisce degli stimoli, poi li valuta e stabilisce quali obiettivi vuole raggiungere e infine prende la decisione operativa. 





Nel 1985 lo studioso Julius Kuhl ha distinto due tipi di orientamenti motivazionali: uno è centrato sull'azione e l'altro sulla situazione. 


La motivazione si può dividere in due parti: 

- Intrinseca, quando una persona è spinta di fare una cosa dalla sua curiosità, come una motivazione cognitiva; oppure anche dal piacere che si prova nel fare qualcosa. Questa motivazione è stata dimostrata in alcuni esperimenti nel 1949 da Harry Harlow, dove otto macachi e due suoi allievi venivano sottoposti a dei giochi di intelligenza. In base a questo esperimento le scimmie che venivano premiate ottenevano dei risultati inferiori rispetto a quelle che non venivano premiate, ma giocavano solo per divertirsi. 




-Estrinseca, quando una persona si impegna su qualcosa, ma per motivi esterni. Per esempio un alunno si impegna a scuola solo per prendere un buon voto, ma non per sviluppare il suo sapere. 


In base alla motivazione si possono distinguere tra gli obiettivi di padronanza, che sarebbe la motivazione intrinseca e obiettivi di prestazione, motivazione estrinseca. 


John W. Atkinsons ha individuato delle relazioni:

- tendenza del successo, fiducia. Le persone scelgono e svolgono compiti difficili ma che ritengono fattibili. 

-tendenza del fallimento, paura. Le persone scelgono i compiti più facili oppure molto difficili da giustificare il fallimento. 














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