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UMANITA' ED EDUCAZIONE




L'educazione dei giovani è informale e imparano osservando gli adulti, ricevendo consigli e mettendosi alla prova. Ci sono anche altre forme di educazione, come il racconto dei miti, per esempio la spiegazione della formazione della terra o chi sono gli dei; sotto forma di racconto, i miti forniscono una spiegazione di quanto accade nel mondo. Le raccolte di miti più famose sono quelle greche e quelle romane.













Oltre ai miti utilizzavano i riti, cioè delle cerimonie o rituali per celebrare un mito usando dei gesti precisi. Se si sbagliava il rito spezzavi l'ordine, dove era legato al ciclo naturale delle stagioni.
Tra i vari riti, i più importanti erano:
-i riti di iniziazione: che sarebbero dei riti di passaggio che segnano l'ingresso nel mondo degli adulti. Prevede un temporaneo allontanamento dalla comunità per fargli insegnare dei comportamenti tipici degli adulti, come gli aghi che incidono un tatuaggio o per il dolore.
-E' famoso il rito praticato dai giovani di Pentecoste, dove consisteva nel buttarsi nel vuoto con una corda legata alla caviglia.
Al giorno d'oggi queste cerimonie e iniziazioni sono comparabili come l'esame di Stato, l'esame della patente.















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L'educazione del cavaliere

 L'educazione cavalleresca è la prima forma di educazione laica imperniata sull' ideale cavalleresco. Importante, sull'epoca cavalleresca, è il poema della Chanson de Roland. La formazione dei giovani aristocratici avviene spesso all'interno della famiglia dove imparano a leggere i testi sacri e a scrivere. Al futuro cavaliere vengono insegnati lealtà e fedeltà. Egli infatti deve imparare a prendersi cura dei deboli e difendere la Chiesa. Quindi le virtù morali e cristiane, insieme alla cortesia, sono fondamentali per il cavaliere. Già dal VIII secolo la nomina del cavaliere avviene seguendo una tradizionale procedura: l'investitura, nella quale il neo cavaliere viene battuto sulla spalla con una spada. La formazione cavalleresca inizia presto: a sette anni il ragazzo viene affidato al paggio; a quattordici anni viene inviato come scudiero in un castello; a ventun anni diventa un cavaliere. 

Aristotele: la formazione integrale e l'educazione di Stato

Aristotele, privilegia l'analisi delle realtà e della felicità alla descrizione dello Stato ideale.  Il pensiero etico-pedagogico di Aristotele si esprime nell'Etica Nicomachea e nel La Politica. Aristotele stabilisce uno stretto rapporto tra comportamento morale e felicità: solo una formazione integrale dell'uomo può permettere di raggiungere l'equilibrio. Aristotele ha sempre presente la formazione del buon cittadino e l'amore per la cultura. Aristotele parla infatti di due tipi di virtù: -virtù dianotiche: esercito dell'intelligenza  -virtù etiche: controllo delle passioni. Aristotele richiede un'educazione adeguata e completa, riservata solo all'elitè. Nell'educazione degli uomini concorrono tre fattori: natura, cioè predisposizione di corpo e spirito. costume, che è dato dal tipo di comportamento familiare e pubblico. discorso, cioè insegnamenti ricevuti da maestri. Secondo Aristotele lo Stato deve occuparsi dell'istruzione.  Ar...

Diventare uomini

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