Questo brano è tratto dalla Regola di San Benedetto, dove vengono dettate le modalità con le quali doveva avvenire la lettura che accompagnava il pasto comune; quando gli altri mangiavano il cibo del corpo, un confratello, secondo dei turni, doveva fornire cibo all'anima. Alle mense dei monaci non doveva mai mancare la lettura. Tutti i monaci dovevano solo ascoltare, invece ai superiori era riservato a commentare la lettura. Non poteva leggere chi aveva preso un libro a caso, ma doveva incominciare alla domenica che poi, doveva proseguire per tutta la settimana. Invece chi entrava in un ufficio dopo le preghiere finali, si doveva raccomandare alle orazioni di tutti, affinché Dio si allontanava da lui. San Benedetto raccomandava un silenzio durante la consumazione dei pasti, perché nessuno doveva disturbare l'ascolto e la comprensione del testo che si leggeva. Il monaco che doveva leggere, prima della lettura, doveva bere un bicchiere di vino per rispetto alla santa comunio
San Benedetto scrive alcuni passaggi sulla severità e sulla comprensione dei fanciulli, dove raccomanda di ''battere'' i fanciulli che sbagliano, ma raccomanda anche la comprensione nei loro confronti sul perché hanno errato. Cap.30-La correzione dei fanciulli in età minore Quando i fanciulli e gli adolescenti commetteranno colpa, o saranno puniti con digiuni prolungati o con gravi battiture. Cap.37-I vecchi e i fanciulli Anche per i vecchi facevano sentire l'autorità della Regola. Ma dovevano avere sempre presente la loro debolezza e non erano tenuti alla severità della Regola all'alimentazione, ma potevano anticipare le ore dei pasti. Cap.45-La correzione di quelli che sbagliano in coro Se qualcuno sbagliava nel recitare il salmo e non si umiliava davanti a tutti con una penitenza, veniva sottoposto ad una pena più severa. Invece per i fanciulli venivano battuti. Cap.46- La correzione di quelli che sbagliano in qualsiasi altra cosa Se qualcuno c