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La scuola nell'islam




L'educazione nell'Islam è influenzata anche dalla Sunna, un testo che riporta le azioni di Maometto. Il credente dell'islam ha il dovere di farsi istruire. L'istruzione si articola in tre livelli:
  • ISTRUZIONE PRIMARIA: scuole elementari basata sulla memorizzazione dei versetti del Corano, sull'apprendimento della lingua araba, grammatica, calcolo e conoscenza delle tradizioni.
  • ISTRUZIONE SECONDARIA: si imparano le abilità manuali e le competenze specifiche, ma anche letteratura, predicazione, medicina, geometria, commercio, artigianato, ecc.
  • ISTRUZIONE SUPERIORE: riservata ai maschi di alto ceto, impartita nelle moschee e poi nella madrasa, cioè un collegio nel quale convivono studenti e insegnanti. Si studia teologia, scienza coranica, filosofia, metrica, retorica, logica. E' inoltre necessario conoscere le tradizioni e il calendario liturgico, relativo alle più importanti funzioni religiose. Gli studenti vengono introdotti alla conoscenza del sufismo, una corrente ascetica. Nel corpus degli studi rientrano anche architettura e calligrafia, matematica e filosofia, storia politica, etica, musica, medicina, chimica, astronomia.
Nell'ordinamento degli ambiti di studio esiste una scala gerarchica, dal livello più basso a quello più alto, prevede le scienze tecniche e le arti, da possedere in misura dei bisogni pratici. A un gradino intermedio si collocano le scienze filosofiche, che comprendono filosofia, logica, scienze economico-sociale e naturali. Il vertice presenta le scienze coraniche, che includono grammatica e competenze, relative cioè all'interpretazione del testo sacro.

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L'educazione del cavaliere

 L'educazione cavalleresca è la prima forma di educazione laica imperniata sull' ideale cavalleresco. Importante, sull'epoca cavalleresca, è il poema della Chanson de Roland. La formazione dei giovani aristocratici avviene spesso all'interno della famiglia dove imparano a leggere i testi sacri e a scrivere. Al futuro cavaliere vengono insegnati lealtà e fedeltà. Egli infatti deve imparare a prendersi cura dei deboli e difendere la Chiesa. Quindi le virtù morali e cristiane, insieme alla cortesia, sono fondamentali per il cavaliere. Già dal VIII secolo la nomina del cavaliere avviene seguendo una tradizionale procedura: l'investitura, nella quale il neo cavaliere viene battuto sulla spalla con una spada. La formazione cavalleresca inizia presto: a sette anni il ragazzo viene affidato al paggio; a quattordici anni viene inviato come scudiero in un castello; a ventun anni diventa un cavaliere. 

Aristotele: la formazione integrale e l'educazione di Stato

Aristotele, privilegia l'analisi delle realtà e della felicità alla descrizione dello Stato ideale.  Il pensiero etico-pedagogico di Aristotele si esprime nell'Etica Nicomachea e nel La Politica. Aristotele stabilisce uno stretto rapporto tra comportamento morale e felicità: solo una formazione integrale dell'uomo può permettere di raggiungere l'equilibrio. Aristotele ha sempre presente la formazione del buon cittadino e l'amore per la cultura. Aristotele parla infatti di due tipi di virtù: -virtù dianotiche: esercito dell'intelligenza  -virtù etiche: controllo delle passioni. Aristotele richiede un'educazione adeguata e completa, riservata solo all'elitè. Nell'educazione degli uomini concorrono tre fattori: natura, cioè predisposizione di corpo e spirito. costume, che è dato dal tipo di comportamento familiare e pubblico. discorso, cioè insegnamenti ricevuti da maestri. Secondo Aristotele lo Stato deve occuparsi dell'istruzione.  Ar...

Diventare uomini

Nel mondo romano i riti di passaggio più importanti era soprattutto quando i maschi deponeva l'abito puellare, ossia la toga pretesta e indossavano la toga virili, detta anche libera. Lo si faceva per partecipare simbolicamente nel mondo degli adulti. Il pater doveva stabilire a che età doveva affrontare questa svolta; in genere andava dai 13-14 ai 17-18 anni. La cerimonia segnava l'ufficializzazione della maggiore età per ambiti socio-famigliari, invece che giuridici. Durante la cerimonia il ragazzo si doveva presentare di fronte alla legge con la nuova veste. Era come un'esame, che lo si dimostrava con la propria preparazione.