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Carlo Magno e la scuola palatina

Carlo Magno,  primo imperatore del Sacro Romano Impero, da vita ad un fenomeno di rinascita culturale chiamato "rinascita carolingia".
Considera fondamentale che tutti i popoli conquistati siano accomunati dagli stessi costumi, da un'unica lingua e da un'unica religione e per far questo invita la Chiesa a organizzare l'istruzione destinata anche agli uomini liberi.
Nel 787 Carlo Magno ha già incaricato Alcuino di York di istituire presso la sua corte ad Aquisgrana la Schola palatina, destinata ai figli della nobiltà laica col desidero di acquisire una formazione classica.

Alcuino si adopera per organizzare il programma didattico della scuola che prevede:
-un'istruzione primaria con l'insegnamento della lettura e della scrittura;
-un livello superiore con lo studio della filosofia;
-un livello ancora più alto dove si approfondisce la filosofia come introduzione alle Sacre Scritture.
 

Con l'esortazione generale Carlo Magno prevede la fondazione di scuole monastiche e presbiterali, sia per i chierici sia per i laici.

Dopo la morte di Carlo, il nipote Lotario I, nell'825 estende a tutte le scuole urbane il modello degli studi classici della scuola palatina.

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